CIA Manzoni

E’ successo anche a me!

 

Qualche giorno fa NOI 2, il giornale che si occupa di tutti gli avvenimenti del Municipio 2 a Milano, ha pubblicato questo interessante articolo che racconta come si è svolto l’evento “E’ successo anche a me” tenutosi qui al CIA il 26 marzo di quest’anno.

Di seguito il testo dell’articolo:

Il 26 marzo, nell’aula magna del Polo Scolastico Manzoni di via Deledda 11, il CIA, Civico Centro di Istruzione per l’Adulto e l’Adolescente, ha organizzato l’incontro “Vittime? No, grazie!” incentrato sulla violenza di genere. Moderata dall’avvocato Stefania Skonieczny, la serata ha visto la qualificata presenza di esperti quali il dottor Pietro Forno (ex procuratore), la giornalista e scrittrice Cristina Brondoni, l’ispettore di Polizia Andrea Mazzariello ed Elisabetta Schneble di Soroptimist che ha raccontato le iniziative della sua Associazione a riguardo, come le “stanze” riservate alle donne che vogliono sporgere denuncia approntate in alcune stazioni dei carabinieri. La discussione ha toccato temi molto rilevanti come l’importanza dell’introduzione del reato di stalking e della (poco conosciuta ma assai efficace) procedura dell’ammonimento, la necessità della prevenzione ma anche della denuncia (meno presentata dalle persone delle classi agiate). A proposito, è, stato molto interessante sapere che le donne chiedono non solo di essere credute dalle autorità competenti o che i maltrattamenti cessino, ma pretendono che vengano presentate loro delle scuse da parte di chi le ha vessate. Particolare attenzione ha poi creato l’esposizione di alcuni dati che mostrano la lentezza dei processi (almeno quattro o cinque anni) e di come la violenza di genere sia molto diminuita rispetto all’Ottocento ma resti sostanzialmente invariata da trent’anni e sia socialmente trasversale, senza differenza tra poveri e benestanti. Gli oratori hanno altresì evidenziato l’importanza, per una donna, di avere un’indipendenza economica, di condividere tutto con il compagno, di evitare di venire isolata da amiche e amici, di non rinunciare mai alle proprie libertà (anche solo in apparenza secondarie, come al diritto di vestirsi come preferisce o di non mostrare il proprio telefonino). All’inizio, la studentessa Cristina Attolini ha presentato gli esiti del questionario “E successo anche a me” sulla violenza di genere che è stato proposto a tutto il personale femminile del CIA. I dati emersi sono risultati molto interessanti. Il catcalling è risultata la forma di violenza più frequente (addirittura il 70%), seguita dalle pressioni sociali (64%). Quasi la metà delle settantasei intervistate ha subito violenze psicologiche e, venendo ai reati più gravi, il 42% ha subito molestie sessuali, il 41% stalking, una su cinque violenze e addirittura l’8% un tentativo di femminicidio. Uno spaccato inquietante che conferma come questo tema sia davvero drammatico, tocchi moltissime donne, e di come sia giunto il tempo che l’universo maschile faccia i conti con le proprie deficienze, s’imponga una sorta di rieducazione. Un messaggio, questo, che l’iniziativa del CIA ha lanciato in modo forte e chiaro.